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L’irruzione di un virus invisibile e oscuro ha avuto un impatto straordinario in tutte le branche ordinamentali. Dal diritto civile al diritto penale, dal diritto amministrativo a quello tributario e contabile, passando attraverso il diritto processuale e quello sportivo, senza dimenticare il diritto sovranazionale, nessuna disciplina può dirsi immune agli effetti della pandemia da Covid-19.
Che conseguenze ha portato il Covid-19 nel nostro ordinamento? Il diritto del futuro sarà lo stesso, cambierà o è già in atto il cambiamento? La frenetica normativa esplosa in questi tempi è solo "diritto dell’urgenza", destinato ad estinguersi con il cessare del momento di crisi o darà lo spunto per una definitiva metamorfosi dell’ordinamento giuridico?
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18/09/2020
Consiglio di Stato - Emergenza Covid-19 ed occupazione suolo pubblico per somministrazione alimenti e bevande.
argomento: Giurisprudenza
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Cons. St., sez. V, dec., 10 settembre 2020, n. 5175 – Pres. Saltelli
(1) Deve essere sospesa in via monocratica l’ordinanza del Tar Lazio* che ha respinto l’istanza di sospensione cautelare del provvedimento di Roma Capitale che aveva dichiarato l’inammissibilità della domanda, presentata dall’esercente un locale di somministrazione di alimenti e bevande, di "occupazione suolo pubblico emergenza Covid-19” perché insiste sulla parte carrabile di viabilità principale e ordinata la rimozione dell’occupazione stessa entro sette giorni.
* Ord. sez. II ter del Tar Lazio n. 5559 dell’8 settembre 2020, in questa rivista con massima e nota di corredo.
[Secondo il Presidente di sezione del Cons. Stato, , indipendentemente da ogni considerazione sul fumus e sul periculum in mora (che appartiene al proprium della tutela cautelare collegiale), le argomentazioni poste a sostegno dell’istanza di misure cautelari monocratiche appaiono integrare prima facie i presupposti della estrema gravità ed urgenza che non consente neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio ].
Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
Il Presidente
ha pronunciato il presente
DECRETO
sul ricorso numero di registro generale 6999 del 2020, proposto da
Stella S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Franco Carlini e Andrea Ippoliti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Roma Capitale, non costituita in giudizio;
per la riforma
dell' ordinanza cautelare del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sezione Seconda, n. 05559/2020, resa tra le parti;
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Vista l'istanza di misure cautelari monocratiche proposta dalla ricorrente, ai sensi degli artt. 56, 62, co. 2 e 98, co. 2, cod. proc. amm.;
Considerato che, indipendentemente da ogni considerazione sul fumus e sul periculum in mora (che appartiene al proprium della tutela cautelare collegiale), le argomentazioni poste a sostegno dell’istanza di misure cautelari monocratiche appaiono integrare prima facie i presupposti della estrema gravità ed urgenza che non consente neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio;
P.Q.M.
Accoglie l’istanza di misure cautelare monocratiche e per l'effetto sospende provvisoriamente l’esecutività del provvedimento impugnato in primo grado.
Fissa, per la discussione, la camera di consiglio dell’8 ottobre 2020.
Il presente decreto sarà eseguito dall'Amministrazione ed è depositato presso la Segreteria della Sezione che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Roma il giorno 9 settembre 2020.
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